Nell'ultimo Consiglio Comunale del 31 ottobre 2024 si è discusso del progetto di riqualificazione della casa natale di Donna Vincenza Pasini (1356-1431), contadina italiana che, secondo la tradizione, nel 1426 e nel 1428 ebbe due apparizioni della Madonna che portarono alla costruzione del Santuario di Monte Berico a Vicenza.
Il progetto

Con delibera di consiglio n. 48 del 12 dicembre 2022, l’Amministrazione Comunale di Sovizzo ha deliberato l’acquisizione dell’immobile situato in via G. Marconi n. 32 al fine di accedere ai fondi europei messi a disposizione per la ricorrenza dei 600 anni dell’apparizione della Madonna di Monte Berico.
L'iniziativa consiste nella ristrutturazione della casa di Donna Vincenza Pasini, ma prevede anche la trasformazione della casa vicina in un museo dedicato alla storia di Sovizzo, con esposizione di reperti archeologici risalenti al Neolitico e all’epoca longobarda attualmente situati nel museo di Vicenza e Montecchio Maggiore.
Il costo complessivo del progetto è di 1 milione di euro, in gran parte finanziato attraverso fondi europei già assegnati al Comune di Sovizzo per un importo di oltre 764 mila euro.
La discussione in Consiglio Comunale
Pur essendo certo che la veggente sia nata a Sovizzo, l'aspetto centrale della discussione dell’ultimo consiglio comunale riguarda la mancanza di documenti ufficiali volti a confermare con certezza che l’edificio identificato sia il luogo di nascita di Donna Vincenza Pasini.
La questione, quindi, ha suscitato un acceso dibattito: da un lato la maggioranza vede l'iniziativa come un'opportunità culturale e turistica, dall'altro la minoranza ritiene che sia rischioso investire risorse pubbliche senza prove documentali definitive.
Ma quanto è importante avere una certezza assoluta?
Abbiamo confrontato questo caso con situazioni simili in Italia e non.

Casa di Dante Alighieri (1265-1321) - Firenze, Toscana
La vera dimora di Dante Alighieri rimane avvolta nel mistero. Nel cuore di Firenze, il Rione Dantesco raccoglie luoghi storici legati alla famiglia Alighieri ma non ci sono certezze sulla casa del Sommo Poeta. Nel 1864, in occasione del centenario dantesco, Firenze decise di ricostruire la Casa di Dante sulle antiche abitazioni, trasformandola in un simbolo della sua memoria.
ll valore culturale e turistico ha quindi prevalso sull’esattezza storica, facendo della casa un luogo iconico per appassionati e studiosi.
Fonti: conoscifirenze.it

Casa di Leonardo Da Vinci (1452-1519) - Anchiano (FI), Toscana
Nel 1939, Emil Möller scoprì un documento fondamentale che confermava la nascita di Leonardo a Vinci, grazie a un'annotazione del nonno Antonio da Vinci nel registro notarile. Tuttavia, la questione del luogo esatto di nascita, tra la casa di Anchiano e quella nei pressi del Castello dei Guidi, generò un lungo dibattito tra storici. Nonostante questo, nel 1950 la Casa di Anchiano fu donata al Comune di Vinci e, dopo i restauri, il sito fu inaugurato nel 1952 come museo, diventando il simbolo del legame tra Leonardo e Vinci.
Fonte: museoleonardiano.it

Casa di Galileo Galilei (1564-1642) - Pisa, Toscana
L’esatta ubicazione della casa natale di Galileo Galilei è stata a lungo incerta. Per anni si pensò che fosse presso la Fortezza medicea, tanto che nel 1864 vi fu posta una lapide commemorativa. Tuttavia, studi più recenti hanno identificato come luogo più probabile la casa degli Ammannati, famiglia materna di Galileo, situata vicino alla chiesa di Sant’Andrea Foris Portam. Oggi, una targa ricorda questo importante legame con la città di Pisa, nonostante le incertezze storiche.
Fonte: turismo.pisa.it

Casa di San Francesco d'Assisi (1181-1226) - Assisi, Umbria
Le fonti storiche, come la Vita I di Tommaso da Celano, descrivono Francesco come nato ad Assisi, ma senza indicazioni precise sull’abitazione. Un documento del 1309 menziona una "casa dove nacque il beato Francesco" vicino al macello comunale presso il Palazzo del Popolo. Oggi, il sito che rivendica questo titolo è la Chiesa Nuova, costruita nel XVII secolo, che ospita un'area commemorativa e conserva elementi storici legati alla vita di Francesco, rendendo questo luogo una meta significativa dove storia e simbolo si fondono nonostante l'incertezza documentale.
Fonte: sanfrancescopatronoditalia.it

Casa di Giulietta - Verona, Veneto
La Casa di Giulietta è una casatorre medievale, documentata già nel 1351 come locanda “del Cappello”. Nel XVIII secolo, l’edificio fu erroneamente associato ai Capuleti a causa del nome. Sebbene Romeo e Giulietta siano personaggi di fantasia creati da William Shakespeare e la casa non abbia alcun legame storico con loro, l'immaginario collettivo l’ha trasformata in un simbolo romantico. Nel 1939, la casatorre fu convertita in museo, con l’aggiunta del celebre balcone. Anche in questo caso, il mito e il valore simbolico hanno prevalso sull’autenticità storica.
Fonti: casadigiulietta.comune.verona.it
Certezza o valore simbolico?
Personaggi come Dante Alighieri, Galileo Galilei, Leonardo Da Vinci, San Francesco e Giulietta sono certamente figure più note di Donna Vincenza Pasini, eppure le loro case-museo, anche senza prove definitive sull’autenticità, sono diventate poli culturali e turistici importanti. Questo dimostra che il valore simbolico può prevalere sulla certezza storica, portando benefici significativi anche in termini economici per il territorio.
Altri punti di discussione
Un elemento chiave del progetto è che la gestione dello spazio potrebbe essere affidata a una cooperativa sociale, garantendo così un approccio sostenibile ed inclusivo.
Inoltre, la rinuncia al progetto comporterebbe la perdita del finanziamento per la rigenerazione urbana di oltre 764 mila euro, un'opportunità significativa per il rilancio del territorio.
L'opportunità per Sovizzo?
Un museo dedicato potrebbe valorizzare la comunità, preservando una figura importante per la tradizione locale e attirando visitatori, specialmente in occasione del 600enario dell’apparizione della Madonna di Monte Berico nel 2026. Infatti, un flusso significativo di turisti potrebbe scegliere di fare tappa a Sovizzo dopo aver visitato il Santuario.
Tuttavia, resta il dilemma: è giusto investire risorse pubbliche senza la sicurezza assoluta dell’autenticità storica? È più importante il valore culturale o la necessità di prove certe? Il museo è un’opportunità o un rischio?
Voi cosa ne pensate?
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